IF research
scopi associativi
1 - CREARE DIBATTITO SULLA QUALITA' ARCHITETTONICA
come risorsa essenziale per lo sviluppo delle città, e creare un'occasione di confronto dedicata alla Pubblica Amministrazione che, come Committenza, ha il ruolo di garante della migliore offerta progettuale sullo spazio pubblico
2 - SENSIBILIZZARE LA COLLETTIVITA'
al valore dell'architettura come strumento in grado di trasformare i problemi quotidiani in opportunità di miglioramento. Coinvolgere altre figure professionali per sensibilizzare al ruolo dell'architetto come "sintetizzatore" degli elementi d'indagine che provengono da altri campi
3 - SVILUPPARE ATTIVITA' DI RICERCA
con ricadute operative in ambito architettonico
obiettivi del blog
1 - INFORMAZIONE
sulle attività svolte dall'associazione, gli appuntamenti, i momenti di incontro aperti agli associati in primo luogo e a tutti gli interessati
2 - CREAZIONE DI UNO SPAZIO APERTO DI DIBATTITO
sui temi dell'architettura, della città, dello spazio urbano
Luoghi Comuni – come promuovere la qualità nel progetto pubblico? report e conclusioni degli incontri di gennaio
Quando l'Agenzia Europea per l‘Ambiente ha pubblicato l’interessante rapporto che documenta le principali modificazioni spaziali avvenute nelle 25 maggiori aree metropolitane europee negli ultimi venti anni, sono emersi dati molto significativi sullo straordinario cambiamento in atto, sia per quanto riguarda i fenomeni di aggregazione insediativa, economica e sociale, che per la crescita vertiginosa dell’”ipermobilità” basata sull’uso dei veicoli privati, oppure per la nascita dei nuovi “centri” periferici, direttamente collegata al crescente sviluppo dei grandi centri commerciali.
"Luoghi Comuni” parte dalla consapevolezza che per comprendere le potenzialità e le strategie di sviluppo di questo sistema in mutazione, è necessario che tutti gli operatori di tale trasformazione entrino in contatto con le energie vive delle città, con le istituzioni e le persone che le governano, con quanti in definitiva individuano nelle trasformazioni urbane un'occasione per aumentare la qualità della vita, ed è necessario metterne a sistema le visioni.
Organizzare un dibattito sulla qualità architettonica come risorsa essenziale per lo sviluppo delle città, significa credere nelle capacità dell'architettura stessa di trasformare lo spazio urbano in contenitore di senso, non già di “arte visiva” che produce emozioni estetiche effimere, ma in grado di riconciliare i cittadini con il senso dei luoghi che abitano e con una percezione diversa e più consapevole del proprio territorio.
La due giorni di “Luoghi Comuni” ci ha permesso di iniziare ad “annusare” le nostre città.
Gli interventi che hanno caratterizzato la prima giornata e i momenti di dibattito della seconda hanno fatto emergere un filo conduttore che forse inconsciamente il moderatore Richard Ingersoll aveva anticipato nella sua introduzione: la necessità che si crei una "nuova atmosfera" dove rincominciare a parlare della cultura del progetto.
L'attenzione si è concentrata non tanto nel cercare di descrivere che cosa sia la "qualità del progetto pubblico", ma di capire o suggerire quali siano le condizioni e gli strumenti per far emergere progetti di qualità.
Il primo intervento dell'Ing. Bianchi (procurement specialist) ha affrontato il problema dal punto di vista procedurale: sono emerse le differenze delle procedure concorsuali italiane con il modello internazionale; nella comparazione di dieci punti di criticità appare evidente un'impostazione completamente diversa del problema. La vera differenza da cui ripartire (oltre a considerazioni sulla complessità della normativa italiana e delle lacune formative dei suoi protagonisti) è la mancanza nella procedura italiana di una vera programmazione degli interventi: tecnicamente viene denominata studio di Pre-Fattibilità (che sta a monte di tutto il programma), studio che "consente di individuare la domanda da soddisfare e le caratteristiche del contesto territoriale, le strategie progettuali e le alternative esistenti, i principali protagonisti coinvolti e i fattori di interdizione del progetto, nonché di decidere se il progetto è meritevole di ulteriore approfondimento attraverso studi e progettazioni, le cui linee guida e la cui stima di costo sono definiti dallo stesso Studio di Pre-Fattibilità". Questo studio è il fulcro della prima fase di "Identificazione" dei problemi e delle possibilità di intervento; l'approvazione di questa fase significa aver focalizzato i problemi ed essere in grado di dare chiare indicazioni di sviluppo progettuale alle fasi sucessive. Una consapevolezza politica nel voler procedere e su come procedere.
Il secondo intervento dell'Arch. Tania Ertfeld (coordinatrice del De Vlaams Bouwmeester fiammingo) ha illustrato la procedura concorsuale dell'Open Oproep (Bando Aperto) che ha evidenziato un'impostazione ancora diversa del problema. Alla base di questo processo ritroviamo anche in questo caso una visione globale delle diverse fasi della progettazione. Come garante e responsablie del processo viene nominato un "capomastro" (il Bouwmeester) che espone un documento programmatico della politica degli interventi che si svolgeranno nei cinque anni del proprio mandato. L'aspetto forse più innovativo dell'Open Oproep consiste nella seconda fase, la cosiddetta fase della "negoziazione" tra i progettisti selezionati (da una prima fase anonima) e la committenza. Il confronto personale è visto come strumento di verifica e comprensione sia del progetto sia dei progettisti, ma soprattutto delle necessità della committenza; il confronto umano come strumento per verificare la qualità del progetto.
Il terzo intervento ci riporta in Italia e testimonia uno dei momenti più felici dell'esperienza italiana nell'applicazione e realizzazione di procedure di concorso pubblico virtuose. L'esposizione dell'Arch. Francesco Ghio, uno dei protagonisti di quell'esperienza in quanto coordinatore per il programma concorsi del Comune di Roma, ha cercato di spiegare quali furono i motivi o le particolarità che hanno contraddistinto quell'amministrazione. Una forte volontà politica; l'istituzione di un ufficio preposto al coordinamento degli innumerevoli uffici tecnici comunali che si occupano di spazio pubblico (un coordinamento che in qualche modo può ricordare la figura del De Vlaams Bouwmeester fiammingo); la volontà di realizzare i progetti messi a concorso attraverso un preventivo stanziamento della copertura finanziaria; la necessità (nel caso del concorso del centro congressi) di sviluppare uno studio di pre-fattibilità per poter garantire una seconda fase del concorso che potesse portare ad uno sviluppo reale del progetto; questi sono forse gli elementi più interessanti che hanno caratterizzato quel periodo e che possono essere indicatori importanti nel dibattito che abbiamo cominciato.
L'ultimo intervento dell'Arch. Gabriele Ferranti, responsabile della stesura della nuova legge sulla promozione della qualità nella progettazione architettonica della Regione Umbria, ha cercato di illustrare le linee guida seguite per la stesura della legge. La considerazione più interessante, senza addentrarsi negli elementi applicativi della legge, è quella di essersi resi conto di come l'applicazione di qualsiasi strumento per la realizzazione di progetti di "qualità" (concorsuali o altro) risulti vana o fine a se stessa se non si inserisce in un ambiente consapevole e sensibile. Le finalità principali della legge si concentrano quindi nell'ampliare, nel coltivare quella "consapevolezza" di base necessaria per far partire il processo concorsuale da un livello conoscitivo maggiore.
È stata questa stessa convinzione che ci ha portato a organizzare un dibattito sulla qualità architettonica, la consapevolezza che permette di apprezzare i vantaggi che derivano dall’abitare uno spazio modernamente concepito.
Una volta Bob Geldof disse: “Ho filosofeggiato sull'Africa per anni, finché ci sono andato e mi sono ritrovato in uno slum in Kenia: lì, quando ne ho sentito l'odore, ho capito l'Africa”.
Tutti i documenti e gli atti del convegno "Luoghi Comuni – come promuovere la qualità nel progetto pubblico?", possono essere scaricati o consultati al seguente inirizzo: http://ifresearch.blogspot.com/
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This entry was posted on sabato 5 giugno 2010 at 17:51. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response.
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